IL FESTIVAL DEI DIRITTI PER I DIRITTI

IL FESTIVAL DEI DIRITTI PER I DIRITTI

Il progetto della Settimana dei Diritti Umani, un incredibile festival multidisciplinare nato dall’infusione creativa di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, ha incarnato la forza della musica al servizio di una causa nobile, promuovendo e celebrando i diritti umani attraverso l’arte e la cultura a 360°. 

Con oltre 60 eventi distribuiti in 6 luoghi nel cuore della città di Rovigo e coinvolgendo con passione e impegno più di 40 associazioni e realtà del territorio, la manifestazione ha rappresentato un riuscitissimo esempio di collaborazione e impegno comunitario.

La ricca presenza di ospiti nel corso delle sette straordinarie giornate ha visto convergere in Polesine talenti di fama internazionale e realtà locali di particolare rilievo. Personalità come Alba Bonetti, la voce ispirata di Manuel Agnelli, l’energia contagiosa della Banda Rulli Frulli e la figura esemplare di Moni Ovadia, assieme a nomi altisonanti come Lisa Clark, Marco Mascia, Laura Marmorale, l’inconfondibile Giorgio Canali & Rossofuoco e gli eccezionali artisti del Dipartimento
Pop Rock del Conservatorio di Rovigo.

Ma la celebrazione della creatività e dell’impegno non si è limitata a questo, poiché un significativo gruppo di talenti e innovatori si è unito al coro dei protagonisti. Tra di loro emergono personaggi come Marino Bellini, Sandro Fracasso, Alessandra Annoni, Alessandro Orsetti, RomAraBeat, Alysson, Boggi, Dalbenzi, La Bottega del Compensato e Sevilay Tufekci. Altri nomi che hanno catturato l’attenzione del pubblico includono Ciro Grandi, Guido Pietropoli, Paolo Guolo, Erica Boschiero, Lorenzo Monguzzi, il vibrante spirito di Nevruz e molti altri ancora. Da molteplici direzioni è arrivato il contributo dell’arte, della cultura e del volontariato e il Festival ne ha potuto beneficiare trasmettendo una vitalità e una profondità ineguagliabili.

La Settimana dei Diritti Umani ha gettato le sue radici nel terreno fertile del sostegno dei Comuni di Rovigo e Adria, che hanno dato il loro generoso patrocinio e un convinto appoggio solidale, ma questo festival unico è l’esito magico dell’unione delle esperienze di numerose associazioni del territorio, unite da un impegno condiviso per la promozione dei diritti umani, della cultura e dell’arte, in un inno vibrante alla potenza dell’unità e della diversità.

ECCOVI IL RACCONTO DI QUESTA PRIMA EDIZIONE

Durante il festival

Durante la Settimana dei Diritti Umani si sono susseguite una serie di iniziative quotidiane, quali mostre ed installazioni artistiche, laboratori didattici, caccia al tesoro e aperitivi solidali, di seguito elencati sinteticamente:

Mostre ed installazioni artistiche:

SALA DELLA GRAN GUARDIA:

“IN ARTE DUDU – La Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti italiani”.


Un progetto espositivo ideato in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L’associazione Voci per la Libertà, in collaborazione con “DeltArte – il Delta della Creatività”, ha lasciato spazio ad artisti di fama locale e nazionale per un’opera d’arte contemporanea per ciascuno dei 30 articoli della Dichiarazione.  

“Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty. 25 anni di storia”

Una mostra fotografica che ripercorre i 25 anni di storia del festival musicale che celebra gli artisti emergenti e i grandi ospiti che si sono distinti per la loro sensibilità verso il tema dei diritti umani. Le loro emozioni, gli sguardi, i colori, le passioni attraverso gli scatti di Andrea “Artax” Artosi, Francesco Pozzato, Silva Rotelli e Gianpaolo “Wally” Vallese.

“Centro Documentazione Polesano 40 anni di Festival dei popoli”

La mostra fotografica che racconta i 40 anni del festival che ha saputo creare momenti di attenzione e sensibilizzazione verso le condizioni dei diritti umani tra i popoli di quello che era chiamato Terzo Mondo, ponendo le basi di una manifestazione che quest’anno giunge alla sua quarantesima edizione, in anni densi di cambiamenti sociali, strutturali, politici, scientifici, tecnologici e della consapevolezza anche ambientale.

PIAZZA ANNONARIA:

“Afghanistan. Dentro la guerra”

Una mostra fotografica che racconta vent’anni di guerra in Afghanistan impressa negli scatti di sei fotografi (Carlotta Marucci, Giulio Piscitelli, Laura Salvinelli, Massimo Grimaldi, Mathieu Willcocks e Vincenzo Metodo) che hanno viaggiato per il paese asiatico facendo tappa negli ospedali di Emergency e incontrando persone, soprattutto bambini, segnati indelebilmente dalla guerra.

Fair trade for future – Parità di genere e commercio equo e solidale” 

Grazie alla Fionda di Davide la mostra ha inteso presentare il commercio equo e solidale come modello economico professionalizzante e inclusivo, strumento di riscatto e dignità.

“Cicatrici”

Una mostra fotografica promossa da Associazione Di Tutti i Colori e Andrea Beggio (autore e fotografo). I soggetti sono alcuni degli ospiti delle cooperative Di Tutti i Colori (Occhiobello) e Porto Alegre (Rovigo). Il fotografo parte dal concetto di “cicatrice”, intesa come ferita fisica o dell’anima, come un segno che resta, un ricordo, un’immagine, una parola che rimanda alle nostre radici e al percorso che ci ha condotto al nostro presente.

“Sentiero dei diritti”

Installazioni sul tema della diversità e dell’inclusione promosse da CTRP Ca’ Rossa. Ogni pannello rappresenta un diritto umano: alcuni di essi sono stati affrontati anche in altre sedi nel corso della Settimana dalle altre associazioni presenti, altri invece sono di natura più intima, nati dalla sensibilità degli autori e dalla loro storia personale

“Pace da altre prospettive” 

Una mostra collettiva promossa da 1001Notte, curatrice Maryam Amirfarshi. Associazione “Le mille e una notte” propone la mostra fotografica “Donna Vita Libertà”, installazione “Trapunta della pace” e “Una gabbia chiamata Libertà” di Maryam Amirfarshi.

Fotografi: Sajedeh Jalali, Shirin Kiasoroush, Samaneh Jalali, Gianluigi Lenoci, Saba Nozari, Amir Khodabandehloo, Shirin Mansuorkhaki, Amir Alahmani, Maryam Amirfarshi.

PESCHERIA NUOVA:

“Sguardi invisibili” 

Una mostra multimediale promossa da Co.Ve.S.T.

(Coordinamento Veneto Strutture Terapeutiche) tramite la sua ala creativa Covest Art. Cinquantacinque scatti fotografici realizzati all’interno di comunità terapeutiche del Veneto, volti e luoghi di persone in cammino. Sette riscritture di un’unica fiaba lette e illustrate dagli ospiti delle strutture. La mostra non racconta le dipendenze né il dolore ma la trasformazione. Tra i curatori del progetto c’è Tobia Ravà, pittore e scultore apprezzato in tutto il mondo.

LABORATORI presso i Giardini delle Due Torri

La Settimana dei Diritti dell’Infanzia

Ogni giorno ai Giardini delle Due Torri in Piazza Matteotti si sono tenuti laboratori dedicati a bambini da 0 a 10 anni e ai genitori, nei quali sono stati trattati i diritti dell’infanzia attraverso attività educative e ludico-creative, affrontando con modalità diverse i vari diritti: diritto all’ambiente, diritto di protezione, diritto alla vita, diritto alla casa, diritto alla partecipazione, diritto alla non discriminazione, diritto al gioco.

CACCIA AI DIRITTI UMANI

Una caccia al tesoro con lo scopo di far scoprire i diritti fondamentali dell’uomo e sensibilizzare sulla loro importanza. Percorrendo i luoghi più belli di Rovigo ed esplorando la città, scovando indizi nascosti tra i monumenti, nei luoghi simbolici di Rovigo e all’interno delle location del festival, questa attività ha portato alla scoperta di fatti, di storie e di diritti che tutti dovremmo conoscere e difendere. In ogni giornata è stato proclamato tra i partecipanti un vincitore, che ha ricevuto uno dei tanti premi messi in palio dalle attività commerciali di Rovigo. 

Lunedì 17 il festival è stato ufficialmente aperto con la presenza di tutte le realtà associative e del folto gruppo di volontari. Sono state inaugurate le mostre allestite in Sala Gran Guardia e Pescheria Nuova e le installazioni artistiche predisposte in Piazza Annonaria. Si è dato il via alla Caccia al tesoro denominata “Caccia ai Diritti Umani”.

Successivamente, in piazza Annonaria, si è tenuto il reading del libro “Poeti di Guerra” di Marino Bellini e Sandro Fracasso, promosso dal Centro di Documentazione Polesano, a cui è seguito l’aperitivo solidale offerto dall’Associazione La Fionda di Davide, che si è poi ripetuto in tutti i giorni del festival. Nel tardo pomeriggio l’Auditorium del Conservatorio di Musica “Venezze” ha ospitato la proiezione del docufilm “La pace non è il suo nome”, il racconto dei 40 anni di vita del Centro Diritti Umani attraverso le voci e le testimonianze di coloro che hanno camminato insieme in questo lungo periodo di attività. Il Centro promuove la cultura universale della pace e dei diritti umani, dalla città di Padova all’ONU. Questo momento, anch’esso promosso e presentato da Centro Documentazione Polesano, ha visto come ospite Marco Mascia, Presidente del Centro Diritti Umani, Università di Padova.

La prima giornata si è poi conclusa sul palco di Piazza Matteotti nei pressi dei Giardini delle Due Torri con lo spettacolo multidisciplinare promosso da Artinstrada e Artalide, con la collaborazione di Riccardo Bellan, dal titolo “Una luce di protesta”, un unione di tre espressioni artistiche nato con lo scopo di raccontare, attraverso la giocoleria di luci e fuoco, il ballo ed il canto, quello che a molti è negato. Un’unica voce di protesta per inneggiare e sensibilizzare il pubblico all’essenziale necessità del proprio diritto di libertà.

Martedì 18 in Piazza Annonaria ha avuto luogo il laboratorio di pittura e scultura promosso da 1001Notte, con il supporto di maestri della pittura e della scultura, dal titolo “Pace nell’arte e con l’arte” un workshop artistico che attraverso l’arte ha voluto trasmettere ai partecipanti messaggi forti contro la guerra e a favore della pace.

In Pescheria Nuova è andato in scena il dibattito “La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali”, sulla storia dolorosa dello Stato d’Israele e della tragedia della Nakba – catastrofe e distruzione – del popolo palestinese, promosso dal Circolo culturale ARCI 2 giugno 1946 e Centro Documentazione Polesano. Tra i relatori e ospiti dell’evento Moni Ovadia, attore e scrittore, Lisa Clark, Beati i Costruttori di Pace e copresidente di IPB (International Peace Bureau), Premio Nobel per la Pace e Alessandra Annoni, professoressa associata di Diritto Internazionale, dipartimento di Giurisprudenza UNIFE. Successivamente, in Piazza Annonaria, si è tenuta una lettura dibattito promossa da Rete Kurdistan Polesine del libro “La montagna sola. Gli ezidi e l’autonomia democratica di Şenga” scritto da Chiara Cruciati e dalla mediatrice Rojbîn Berîtan sulla storia millenaria, la cultura e la religione degli Ezidi, riportandone la voce diretta raccolta dalle autrici nei loro viaggi a Sengal, e sulle persecuzioni subite da questo popolo, che è riuscito a resistere all’Isis e a liberare i suoi territori dall’oppressione.

La giornata si è conclusa ai Giardini delle Due Torri con il Concerto Spettacolo  “Il Maghreb incontra i Balcani” con RomAraBeat e Moni Ovadia. Un eccezionale ensemble di musicisti maghrebini, rom rumeni e solisti italiani, con la straordinaria partecipazione di Moni Ovadia. Uno spettacolo, promosso da ARCI Rovigo APS, Circolo culturale ARCI 2 giugno 1946 e Centro Documentazione Polesano, che ha mostrato al pubblico presente come le culture di tutti i paesi si uniscano grazie al potere della musica.

Tra i musicisti che hanno preso parte al concerto Primiano Di Biase al pianoforte, Ziad Trabelsi voce e oud, Paolo Rocca ai clarinetti, Florian Preda al cimbalom, Ionel Nicolae alla fisarmonica, Mihaly Huszar al contrabbasso, Simone Talone alle percussioni, Hersi Matmuja voce, Houcine Ataa voce e riq.

Mercoledì 19 il programma ha preso il via da Piazza Annonaria con “Voce della Pace”, evento promosso da 1001Notte dove Carla Gatto, Stefania Mazzetto, Inna Sumariuk, Maryam Amirfarshi hanno letto ed interpretato proprie poesie e testi di altri poeti. A seguire “Blu”, una performance simbolica sulla pace di Maria Brunello. Oltre al centro storico di Rovigo anche la frazione di Roverdicrè è stata coinvolta nella Settimana dei Diritti Umani. Nel pomeriggio, al Prolife Park, è stato organizzato da Zico e Cinema Teatro Duomo di Rovigo, in collaborazione con Euganea Movie Movement, un momento di animazione e divertimento aperto a tutti, con giochi e laboratori curati da Porto Alegre. Nell’occasione molti hanno raggiunto l’evento aderendo ad una biciclettata dal centro di Rovigo in collaborazione con la Uisp di Rovigo. Nel tardo pomeriggio, in Piazza Annonaria, le associazioni IRASE (Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa), con l’intervento della presidente IRASE Rovigo Bertilla Gregnanin e la presidente di IRASE Venezia-Mestre Daniela Candida, hanno promosso un momento di sensibilizzazione a cui hanno partecipato le associazioni A.D.A. (Associazione per i diritti degli anziani) di Rovigo con la presenza della presidente e AITSAM (Associazione italiana per malati mentali) con l’intervento del presidente nazionale. 

Hanno chiuso la giornata all’Audiutorium del Conservatorio Rovigo la compagnia teatrale dei ragazzi “Il Teatro Siamo Noi”. Questa giovane realtà teatrale, grazie al supporto di ViviRovigo Aps (direzione Irene Lissandrin) insieme a Pantakin Teatro e la regia di Matteo Campagnol, ha portato sul palco, di fronte ad un numeroso pubblico, lo spettacolo “Lo straordinario viaggio di Atalanta”, un viaggio nella mitologia greca rivisitata in una luce molto più umana, dove Atalanta, una ragazza che cerca di trovare il suo posto nel mondo, rappresenta tutti gli outsider, gli sfavoriti, che per convenzione sociale devono restare passivi a guardare i successi degli altri senza poter avere l’occasione di dimostrare chi sono.

Giovedì 20 si è svolta al Prolife Park di Roverdicrè una maratona musicale dal titolo Equality, promossa da Zico, Spazio T e UDU con il sostegno di Cgil Rovigo. Dal pomeriggio a notte fonda, in un clima di festival ideato e realizzato da giovani per i giovani, con esposizioni e stand associativi, gruppi e progetti di artigianato e area food e drink, sul palco allestito nella grande area verde si sono esibiti Alysson, Boggi, Dalbenzi e La Bottega del Compensato. In serata la partecipazione di Giorgio Canali & Rossofuoco, la band del chitarrista dei CCCP. 

In Piazza Annonaria l’associazione 1001Notte ha organizzato un’iniziativa dal titolo  “I diritti umani in Iran”, con la presenza della presidente Maryam Amirfarshi. Leyli Feyzai ha portato una testimonianza personale legata ai diritti umani in Iran, è intervenuta la giornalista Silvia Cegalin

Successivamente in Pescheria Nuova si è tenuto il dibattito “La pioggia non ha frontiere: cambiamento climatico e migrazioni”, promosso ed organizzato dalle associazioni Avvocato di Strada ODV – Sportello di Rovigo, Caritas diocesana di Adria-Rovigo, Centro Documentazione Polesano, Cooperativa Porto AlegreLegambiente Rovigo. L’incontro, che ha avuto come moderatori Sonia Carraro e Michela Labarbuta di Radio Kolbe, è stato realizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni causati dal cambiamento climatico e dalla sua correlazione con i flussi migratori. Sono intervenuti Chiara Camporese, portavoce del movimento Fridays for Future di Padova e ricercatrice nell’ambito delle migrazioni legate ai cambiamenti climatici e Eugenio Alfano, avvocato del foro di Firenze specializzato in diritto delle migrazioni e responsabile del Coordinamento Rifugiati e migranti di Amnesty Italia.

Il pomeriggio si è chiuso in Piazza Annonaria con la presentazione del libro “Il mondo è piatto. Quando l’integrazione parte dalla tua cucina” di Chiara Bonetto, promosso da Associazione REM in collaborazione con Sempre Editore. L’autrice ha raccontato la storia del suo progetto letterario, realizzato attraverso un’integrazione culturale fatta di sapori, ricordi, usi e costumi, ma anche di norme e regole, spesso non scritte ma trasmesse di famiglia in famiglia. 

Presso i Giardini delle Due Torri è stato proiettato il film “FLEE” di Jonas Poher Rasmussen, tratto dalla vera storia degli Amin Nawashi, promosso da Avvocato di Strada ODV – Sportello di Rovigo, Cooperativa Sociale Porto Alegre, Caritas Diocesana, Legambiente Rovigo, Centro Documentazione Polesano e realizzato con la collaborazione di CineSet. Proiezione.

Venerdì 21 in Piazza Annonaria spazio alla meditazione con Sevilay Tufekci e gli amici di 1001Notte con “Fare pace con sé” – Yoga per tutti, mentre in Pescheria Nuova ha avuto luogo il dibattito “Il carcere in crisi: le origini e le alternative, tra schizofrenia legislativa e populismo penale” promosso da Circolo culturale ARCI 2 giugno 1946, che ha evidenziato nel dettaglio la crisi del sistema carcerario, ospitando Ciro Grandi, professore Associato di Diritto Penale, Dipartimento di Giurisprudenza UNIFE e Guido Pietropoli, Garante provinciale dei diritti dei detenuti.

Successivamente, alla parrocchia di Granzette, è andato in scena il torneo di calcio a 5 D(I)RITTI IN CAMPO.
La competizione, organizzata e promossa da Cooperativa Porto Alegre e Associazione Granzette Polis, ha visto in campo squadre miste senza esclusione di nazionalità, genere o capacità sportive, in un torneo a cui hanno partecipato anche i richiedenti asilo e rifugiati ospitati nei centri d’accoglienza della cooperativa Porto Alegre Un momento di integrazione dove lo sport ha contribuito a superare qualsiasi barriera linguistica e culturale.

In Piazza Annonaria La Fionda di Davide ha promosso l’incontro “Banca Etica: siamo veramente una banca?” con Paolo Guolo, GIT Banca Etica Padova Rovigo, che ha raccontato le molteplici attività di “una banca libera, indipendente, cooperativa che lavora per l’interesse più alto: quello di tutti”.

In serata, ai Giardini delle Due Torri, il pubblico ha potuto assistere al concerto, promosso da Voci per la Libertà, del duo Effemme, un progetto musicale nato dalla collaborazione tra Francesco Fry Moneti, polistrumentista noto per la sua presenza nei Modena City Ramblers e Casa del Vento e il cantautore Michele Mud, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti nel 2014. ANGELAE, nome d’arte di Angela Zanonato, della scena musicale padovana, ha intrattenuto il pubblico con le sue melodie.

La serata di venerdì si è conclusa con il via al tanto atteso festival “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty” e con la prima semifinale del Premio Amnesty Emergenti che ha visto la partecipazione di talentuosi artisti come i Da Quagga da Verona con “Casa mia”, Pankhurst da Ferrara con “Watch him bleed”, Cenere da Bologna con “Chi lo decide chi siamo?” e Buva da Cerignola/Roma con “Sud”. Il palco principale è stato poi animato dalla straordinaria performance della Banda Rulli Frulli, un progetto che crea musica da materiali di riciclo, coinvolgendo anche ospiti come Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Michele Mud Negrini.

Durante la serata è stato presentato StandByMe 2.0, un progetto finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di sfidare gli stereotipi di genere tra i giovani.

Sabato 22 si è subito tinto di colori grazie agli eventi di Pescheria Nuova con il Laboratorio (De)costruiamo, una serie di attività coinvolgenti e interattive, promosse da Porto AlegrePolitropia Arcigay Rovigo, di decostruzione degli stereotipi sull!orientamento sessuale e identità di genere. I partecipanti hanno potuto scoprire molti tra i pregiudizi diffusi e alcune nuove prospettive di promozione sull!inclusione, con lo scopo ultimo di creare ambienti rispettosi per tutte le persone. A conclusione dell’evento l’intervento di Giuditta Gualandi di Amnesty Italia che ha presentato il progetto StandByMe 2.0.

Anche in Piazza Annonaria i colori sono stati i protagonisti del pomeriggio con “Danza per tutti i colori – Balliamo insieme per la pace”, promosso da 1001Notte. Una performance di danzatori internazionali africani, iraniani e italiani (Komi Isac Atile, Maestro Zambé, Leily Fazeli, Maryam Amir) che hanno fatto danzare tutti presenti in un clima internazionale di colori e suoni.

La Pescheria Nuova ha ospitato il dibattito “Non è abbastanza? Diritti LGBTI+ in Italia”, promosso da Porto Allegre e Politropia Arcigay, che si è focalizzato sui diritti delle persone LGBTI+ in Italia confrontandoli con il resto d’Europa. Ospiti dell’incontro Angelica Polmonari di ILGA Europe, Manuela Macario di Arcigay Nazionale, Roberta Cusin Avvocata CPO Comune di Rovigo e Matteo Mammini Coordinamento LGBTQIA+ di Amnesty Italia.

In Piazza Annonaria si è svolto l’evento “Cambiamo il mondo insieme un bambino alla volta”, presentazione dell’associazione “Still I Rise”, un organizzazione no-profit internazionale completamente indipendente il cui obiettivo è offrire educazione, sicurezza e protezione ai minori profughi e vulnerabili. A chiudere gli eventi del sabato pomeriggio la proiezione del docufilm “Rumore – Human Vibes” alla Sala della Gran Guardia, a cura di Voci per la Libertà e Amnesty Italia. Il film ha esplorato il legame tra musica e diritti umani attraverso le canzoni premiate con il Premio Amnesty negli ultimi 20 anni. Ospiti speciali dell’evento la regista Simona Cocozza e la Presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti.

In chiusura della giornata di sabato l’appuntamento con il festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, con la seconda semifinale del Premio Amnesty Emergenti in cui si sono esibiti gli artisti Obi da Torino con “Attimo”, La Malaleche feat. Diva Eva da Milano con “Cuentalo”, Cocciglia dall’Aquila con “La mia giostra” e Candeo da Milano con “Le tue stesse gambe”. Durante la serata anche il flashmob degli attivisti di Amnesty International Italia assieme alla presidente Alba Bonetti per ricordare la Dichiarazione universale dei diritti umani. Gli studenti del Conservatorio Statale di Musica “Venezze” di Rovigo hanno offerto un significativo tributo musicale al Premio Amnesty Big con una selezione delle canzoni vincitrici delle passate edizioni del Premio.

La serata si è chiusa con l’annuncio dei cinque finalisti del Contest: Buva, Cenere, Cocciglia, La Malaleche feat. Diva Eva e Obi. Cinque generi diversi, cinque tematiche diverse, ma unite dalla qualità e dall’impegno a favore dei diritti umani.

Il gran finale del festival di domenica 23 è iniziato con l’atteso incontro pubblico di Manuel Agnelli, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big per la sua canzone “Severodonetsk”. Questo brano, estratto dall’album “Ama il prossimo tuo come te stesso” del 2022, viene descritto dall’artista come una raffigurazione della supremazia dell’individuo rispetto alla geografia geopolitica e ai giochi di potere dei più forti. L’incontro, tenutosi presso la Sala della Gran Guardia, ha visto la presenza di Francesca Corbo di Amnesty International Italia, Michele Lionello direttore artistico del festival e Edoardo Gaffeo, sindaco del Comune di Rovigo.  Successivamente in Piazza Annonaria si è svolto il dibattito “Dialoghi intorno a salvezza e confini. Verso un equipaggio di terra a Rovigo”, dibattito che ha visto Laura Marmorale, Presidente di Mediterranea Saving Humans e Francesca De Luca discutere sul concetto di salvezza umana e sul significato del termine “confine”. L’obiettivo è stato tracciare un percorso che unisca l’iniziativa individuale al soccorso collettivo, culminando nell’annuncio della formazione di un equipaggio di terra a Rovigo, ampliando così l’impegno umanitario oltre i confini marittimi, con l’intento di coinvolgere attivamente la comunità locale con azioni solidali che superino le barriere geografiche e culturali.

Nel tardo pomeriggio, ai Giardini delle Due Torri, è stato presentato “Shahida – Tracce di libertà”, un triplo CD autenticato dal Centro Astalli con l’intento di sostenere le donne rifugiate. Più di un centinaio di artisti si sono uniti all’opera, donando parole e melodie che intessono narrazioni di storie, percorsi e volti provenienti da ogni angolo del mondo. Accanto a Stefano Canestrini del Centro Astalli e Simone Veronelli di Appaloosa Records/I.R.D., le esibizioni di Erica Boschiero e Lorenzo Monguzzi hanno aggiunto vibrante energia dell’evento, guidato da Enrico Deregibus

A chiudere quest’ultima giornata di festival la finale di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”. Sul palcoscenico allestito in Piazza Vittorio Emanuele II si sono esibiti i cinque artisti finalisti di fronte ad una piazza gremita. Sul podio sono finiti Cenere, vincitrice del Premio Amnesty Italia Sezione Emergenti e vincitrice Targa MEI, La Malaleche feat Diva Eva vincitori del Premio della Critica e Obi con il Premio del pubblico e la Targa Indieffusione. Per Cocciglia e Buva il premio di partecipazione.

Grande entusiasmo da parte del pubblico per il vincitore della sezione Big Manuel Agnelli. Il musicista milanese, oltre a ricevere il riconoscimento tanto ambito, ha regalato al pubblico presente una straordinaria performance; è stato inoltre presentato in anteprima il videoclip di “Severodonetsk” diretto da Gipi.

Capofila: Associazione Voci per la Libertà

Associazioni ed enti coinvolti: Amnesty International Italia, A.N.P.I. Provinciale Rovigo, Arci Rovigo, Artalide, Artinstrada, Associazione REM, A.D.A., A.I.T.Sa.M, Caritas Diocesana Adria Rovigo, Centro di Documentazione Polesano, Centro Francescano Ascolto, Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, Cinema Teatro Duomo Rovigo, Circolo Arci 2 giugno, CISL Padova e Rovigo, Commissione Pari Opportunità del Comune di Rovigo, Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo, Consorzio Università Rovigo, Covest, Di tutti i colori con Assirì sartoria eco-etica, Emergency Rovigo, Il Manto di Martino, IRASE, Legambiente Rovigo, Libera Rovigo, Mediterranea, 1001Notte, Politropia Arcigay Rovigo, Porto Alegre con la Fionda di Davide, Rete Kurdistan Polesine, Sat Pink, Sportello Avvocato di Strada di Rovigo, Still I Rise, UIL Rovigo, UISP Comitato Territoriale di Rovigo, UnitiinRete, Vivi Rovigo, Zico.

Con il sostegno e il contributo di: Comune di Rovigo, Comune di Adria, Circoscrizione Veneto – Trentino Alto Adige di Amnesty International Italia, Centro servizi di Volontariato Padova e Rovigo, CGIL Rovigo, SPI Cgil Veneto, CISL Padova e Rovigo, CAF CISL, UIL Rovigo.

Iniziativa sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

In collaborazione con: Fondazione Rovigo Cultura.

Sostenitori: Banca Annia, Coop Alleanza 3.0, Banca Etica, Ubik Rovigo, Bar birreria Pedavena, Maatmox, Birreria Hops, Birrificio Torre Mozza, OPS Group.

Partner tecnici: APS Rovigo Eng, ARS audio & light, Press4All, Mei – Meeting degli Indipendenti, Rete dei Festival, Studioartax, Musica nelle Aie, PeM – Parole e Musica in Monferrato.

Media partner: FunnyVegan, ViaVaiNet, Noise Symphony, Indieffusione, Radio Popolare, Radio 41, Radio Elettrica, Radio BlueTu, Radio Kolbe, remweb.it

Il festival sostiene StandByMe 2.0, un progetto cofinanziato dalla commissione europea che mira a fornire ai giovani e alle giovani strumenti per decostruire gli stereotipi di genere dannosi.